lunedì 18 novembre 2013

Viaggio nella Penisola di Maraù, Barra Grande, Maraù Stato di Bahia Brasil

Questo viaggio è iniziato alla fine di febbraio del 2013.
Volando da Navigantes verso S.Paolo, leggevo una delle tante riviste che le compagnie di volo mettono a disposizione dei viaggiatori.
Quasi sempre riportano luoghi turistici della nazione a cui appartiene la compagnia aerea, per reclamizzare località più o meno conosciute.
La mia attenzione si sofferma su un luogo che la rivista definiva ancora selvaggio, con spiagge e scenari naturali e da favola.
Il luogo era Barra Grande, nella penisola di Maraù, nello stato di Bahia, da non confondersi con Marau nello stato di Rio Grande do Sul.



Incominciai a chiedere informazioni, ma gran parte dei Brasiliani non conoscevano questa località.

Mara, alla fine d'agosto, riesce ad organizzare il viaggio per il mese di novembre.
Arriviamo all'aeroporto di Ilheaus e con un taxi andiamo alla Rodoviaria per prendere l'autobus per Itacaré percorrendo la Costa del Cacao.
Un'ora di viaggio ed arriviamo a Itacarè, da lì proseguiamo sempre in pulman, per un'altra ora, con destinazione Camamu, percorrendo la  Costa del Dendè.
Al porto, prendiamo una "Lancha Rapida" e con una traversata di quaranta minuti, siamo a Barra Grande, la punta della Penisola di Maraù.
Come potrete vedere dal filmato, su YouTube  l'arrivo sembra del tutto normale, un pontile in cemento che arriva sino all'inizio del paese, ma dopo questa costruzione in cemento, le strade non esistono più.
Le strade sono tutte di terra - sabbia battuta con buche, a volte con un poco d'acqua, qualche ramo di palma di cocco e dei cocchi seccati e schiacciati per fare il manto stradale, potete però trovare le "lombade"  o meglio i dossi, che sono la caratteristica di gran parte delle strade brasiliane, per rallentare la velocità.  
Il ragazzo che ci accompagna alla Pousada porta anche la valigia che, pur avendo le ruote, è impossibile da trascinare.
Dopo pochi minuti arriviamo nel centro di Barra Grande, un'area pedonale, come se tutto il paese fosse un villaggio turistico.

















La Pousada Fruta Pão  dista poco dal centro e si affaccia sull'unica strada dove passano macchine, fuori strada, quadricicli , moto da fuori strada e qualche bicicletta, ma sono pochi i ciclisti si avventurano sulla strada, preferiscono usare la spiaggia che è vietata a tutti gli altri mezzi.

La Pousada prende il nome dall' albero gigantesco che è  nel mezzo del giardino.
Fruta Pão è gestita da una coppia Ana Vittòria e Didier, un francese che da vent'anni vive in Brasile.
Le costruzioni degli alloggi sono in legno, la stanza è arredata con un gusto raffinato tipico francese, nel bagno le piastrelle hanno motivi ricercati, aria condizionata, pala, televisione, frigobar e connessione internet.



Passiamo a Barra Grande tre giorni.
Il primo giorno passeggiamo sulla spiaggia.
Al mattino, con la bassa marea, la spiaggia ha di dimensioni enormi ed è costeggiata da alberi di cocco, c'è la completa solitudine e solo ogni tanto incontriamo dei residenti o turisti che molto educatamente salutano.


Lungo la spiaggia ci sono capanne di legno adibite a bar ristoranti dove si può consumare piatti a base di pesce, polipo, aragosta, granchi, bere acqua di cocco, succhi di frutta, birra e caipirinha.
Verso 16.00 iniziamo il rientro a Barra Grande.
L'alta marea  ha ripreso gran parte della spiaggia.





La nota negativa per un turista, è che  nello Stato di Bahia non c'è l'ora legale e quindi alle 18.00 è buio, pur essendo novembre, mese che equivale a maggio in Europa.
Il sole a novembre sorge alle 05.00 e tramonta alle 18.00.
Il giorno successivo, essendo il tempo nuvoloso, decidiamo di vedere una parte della Penisola.

Affittiamo un quadriciclo che ci viene consegnato alla Pousada da un ragazzo molto giovane, puntiglioso che ci raccomanda di tenere il casco ed inoltre vuole che lo provi per vedere se sono in grado di guidarlo.
Superato l'esame di guida, partiamo per vedere l'altro paese Taipu de Fora che dista circa 7 chilometri.

La strada si presenta ancora più impervia di quanto immaginassimo, potete rendervene conto guardando il filmato, su You Tube  per fare 7 chilometri abbiamo impiegato circa un'ora.

Da Barra Grande a Maraù, dove c'è l'allacciamento con la strada asfaltata (BR030), dicono che ci vogliono in auto circa 3 - 4 ore di viaggio 
A Taipu de Fora ci sono locali molto eleganti, ville nascoste tra le palme con eliporto a pochi metri dal mare, locali d'intrattenimento e una scuola di sub per visitare la barriera corallina.
Costeggiamo il mare, sempre in mezzo ad alberi di vari tipi quali caju, palme da cocco, cacao.


La natura è spontanea tanto che a ridosso di un enorme scoglio troviamo un vivaio di alberi di palme di cocco.

Da Taipu de Fora arriviamo alla Lagoa Azul, poi alla Lagoa Cassange e da li, ritorniamo sulla strada che collega Maraù a Barra Grande.
Sono passate circa 5 ore dalla partenza da Barra Grande e il gestore del bar, dove ci siamo fermati a pranzare,  dice che se vogliamo andare a Maraù dobbiamo fare ancora più di due ore di strada.
Tenendo conto delle ore di sole che rimangono, decidiamo di rientrare e arriviamo a Barra Grande giusto in tempo per riconsegnare il quad all'imbrunire.

La mattina seguente Mara ed io avevamo gli stessi sintomi, malessere generale alle ossa, il quad e la strada ci avevano massaggiato per bene ed allora decidiamo di passare una giornata di relax.
Andiamo in una spiaggia vicina e rimaniamo tutto il giorno in una capanna bar ad ascoltare musica, mangiare polipo in insalata  e a vedere il mare che adagio, adagio, si riprende la terra.

Mentre mi riposo penso alla Penisola di Maraù a questa esperienza, rivivo la Sardegna di 30 anni fa, quando per andare alle spiagge e arrivare al mare, si prendevano le "strade bianche" in mezzo ai mirti.
La Penisola di Maraù  senza le strade d'asfalto mi ha ha fatto tornare alla mente anche quando negli anni '96 e '97 a Yerba e a Tabarca in Tunisia,  i cammelli  e i cavalli erano il miglior mezzo di locomozione, peccato che nella Penisola di Maraù non si usino i cavalli.

Le persone che hanno trasferito qui la loro residenza, ci hanno detto tutti  la stessa cosa, si sono trasferite e vivono in mezzo a questa "Natura" lontano dalle caotiche città solo perchè la qualità di vita è completamente differente da qualsiasi altro posto e ogni disagio è superato.
Nessuno di loro rimpiange la città, sono tranquilli, senza preoccupazioni, lasciano la casa aperta e non hanno furti.
Ci hanno raccontato che lo scorso anno una banda di ladri, venuti da altri paesi limitrofi alla Penisola, ha derubato in molte case, ma non hanno fatto i conti delle strade impervie e sono stati presi non dalla polizia, ma dai residenti.
Noi ci siamo auto costruiti una sicurezza fatta da città "videocontrollate", telecamere nascoste che ti controllano giorno e notte, radar per controllare se superi il limite di velocità, vigili che ti multano se non  usi il casco, a Barra Grande un ragazzo educato e di buon senso ti dice d'usarlo anche se sa che nessuno ti controlla, perchè c'è un solo poliziotto in tutto il paese, che durante questi tre giorni, non abbiamo mai avuto il piacere d'incontrare.

Ho sempre pensato che le leggi e le regole devono esserci, ma se la persona non è responsabile ed educata si possono fare tutte le leggi, anche le più restrittive, ci sarà sempre chi le trasgredisce.
Nella Penisola di Maraù vivono etnie e razze diverse, entrambe hanno il senso della civiltà, della comunità, della convivenza,  il rispetto della proprietà privata, della natura.
Vivono in un luogo che sanno che non gli appartiene, patrimonio dell'Universo, che devono preservare, dove sono liberi e per paura di perdere la loro libertà e la qualità di vita, non vogliono che venga asfaltata la strada, non vogliono la modernità.
La giornata volge alla fine, la spiaggia si riempie di persone che vengono a vedere il sole che tramonta nel mare, , il sole che tramonta nel mare, fatto insolito per il Brasile che ha tutte le coste ad Est ed ancora per una volta mi accorgo che la  "Natura"  da una risposta ad un domanda che da parecchio tempo mi facevo:

dove avrà scritto la sua canzone  Maria Gadú? 

 "quando vejo o sol beijando o mar toda vez que ele vai repousar" 
(quando vedo il sole che bacia il mare ogni volta che va a riposare)

Shimbalaiê !



Mara Sol e Antonio Traverso

@DrTraverso

Indicazioni per chi si vuole recare a Bara Grande

Per pernottare ci sono molte "pousade" 
Vi consiglio di visionare
Viaggi e Tempo libero al sito di Brasil Portugal 
dove potrete anche prenotare tramite Booking.com 
oppure consultate il sito http://www.barra-grande.net

Fate molta attenzione all'ubicazione, per non ritrovarvi in un luogo distante dal centro abitato se amate uscire la sera.

Non tutti i locali accettano le carte di credito, quindi vi consigliamo di portarvi del denaro contante.

Posada   Frutta Pao  centro di Barra Grande

Appartamenti  Reef da Barra Centro di Barra Grande
contatto
Luca Amistadi    luca.amistadi@gmail.com
Claudio Farina   farinaclaudio@hotmail.com


Ristoranti

Sapori d'Italia   (cucina italiano)

Pizzeria Pinocchio (pizzeria italiana, pasta fresca fatta in casa)

La Tapera (cuicina di bahia)

Ristorante Donanna  (cuicina di bahia)

Dri & Dani (caffè, snack, piadine di tapioca)

Mucama Bar (sulla spiaggia, aragosta, granchi, polipo in insalata)



LowCarbCoco a dessert for the diet